Certamente il personaggio più complesso della mia famiglia era mia madre. Nata V. come Matilde che era sua zia e mia madrina di Cresima. Come tutte le donne della loro casa, erano dotate di un senso pratico che le rendeva più consapevoli degli uomini. Ma ciò era sì un aspetto importante, ma diventava marginale nell'insieme delle loro personalità. Un sottile malinconico pessimismo ha caratterizzato lo scenario della sua vita. Ma perché? Molte volte mi sono posta tante domande su mia mamma. Questo suo essere in quel modo (quale?) ha condizionato molto la mia vita. Come ho già detto era bellissima. Rigorosa con se stessa. Profondamente credente e con una sua mistica autentica. Umile e schiva e nel contempo fine ed elegante. Non era appariscente. Amava molto la famiglia. Comunicava bene con tutti, anche con le persone più semplici, le quali l'hanno molto rispettata e stimata nella sua vita non molto lunga e colpita da una malattia rara ed invalidante. Pochi i momenti in cui il suo sorriso era spensierato. Perché? Non so. Certamente i rapporti con i suoi genitori erano stati un po' difficili. Non tanto per il nonno. Quanto per la nonna formale ed il cui formalismo avrà ferito la sua sensibilità. Ma, in fondo, anche questa è una storia che si ripete tra genitori e figli. Nulla di eccezionale. La vita che passa, ora, fluidifica tutto. Rimane un po' di amaro, ma più si va avanti, più ci si fa una ragione di cose delle quali si disconosce la ragione. Quello che resta intatto è l'amore e tanto è stato per la nata V. più importante della mia vita.
Fonte immagine: http://www.annavigo.it/
Su questo tema, please, qualche parola in più?
RispondiEliminaG
Gentile G, La ringrazio per il Suo interessamento al blog. Non posso venirLe incontro perchè anche a me sfuggono alcuni dettagli. In ogni caso - pur nel mistero o nell'ignoranza di situazioni - per me è stata la nata V. più importante della mia vita. Spero di tornare sull'argomento, ma c'è qualcosa che mi blocca. Saluti Matilde nata V.
RispondiElimina