Sono vissuta nel pieno della "guerra fredda". Le ideologie erano barriere a volte insormontabili, fonti di divisioni e di violenze. Al di là della cortina di ferro tutto era tabù. Ed io ero curiosa. Si diceva... si sentiva... Decisi allora di varcare l'est dell'Europa. Così, dopo la Russia sovietica e la Jugoslavia di Tito, andai a Berlino Est. Si respirava un'aria pesante, greve e (mi si permetta) tragica. Mai viaggio mise in discussione così me stessa, coinvolgendomi razionalmente ed emotivamente. Come può la storia assumere una sembianza così sinistra? Ed il "muro" era la parodia terminale di questa storia. Conobbi in hotel un ragazzo rumeno: Victor. Lavorava nella Romania di Ceaușescu per il ministero dell'economia. Parlava a ruota libera e ciò mi destava preoccupazione per la sua incolumità. C'era sempre nel nostro gruppo, per caso, qualcuno che nessuno sapeva chi fosse... né perché fosse lì. Un giorno decidemmo di fare una passeggiata Sotto i Tigli: l'Unter den Linten, il famoso viale di Berlino.
(continua)
(continua)
Fonte immagine: http://www.viaggiaresempre.it/
Nessun commento:
Posta un commento