Tra qualche giorno lascio la terra di Germania per andare a trascorrere i mesi estivi nel paesino del profondo sud. Mi sono definita "apolide". Da ragazza desideravo talmente conoscere il mondo da sentirlo tutto intero mio. In questo senso la mia "apolidia" significa appartenenza a tutto il mondo. Quando dissi a mia madre che mi sarebbe piaciuto essere apolide, lei (nipote di un risorgimentale!) inorridì. Ho iniziato così a viaggiare, prima in Italia e poi anche fuori. Che stupore! Mi si aprivano scenari diversi, mi piaceva guardare avanti, confrontarmi con stili differenti di vita. Anche ora è così. Certamente gli anni che passano accumulano ricordi come incrostazioni sempre più spesse, sono diventata molto più selettiva, a volte guardo allibita certi comportamenti. Sono tutti arrabbiati, giovani ed adulti. Urlano invece di parlare, ignorano invece di conoscere, sfuggono i dettagli importanti della vita. È solo un'opinione la mia...
Fonte immagine: http://www.astrelia.com/
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