In paese si viveva tra tanti contatti e con un giro esteso di parentele. Molto hanno influito nella mia giovinezza i miei prozii. Gli uomini (delle donne parlerò in altro momento) figure stravaganti. Lunghe poesie recitate a memoria, eremitaggi. Il mondo cambiava e loro mal si adattavano, sempre orgogliosamente onesti! Erano tutti alti con occhi azzurri. La loro madre (mia bisnonna) veniva dal "continente" ed allora doveva essere stato duro il cambiamento... La amavano e ironizzavano - sempre con molto rispetto - sulle avventure galanti del padre. Ma lei amò veramente questa terra diventata sua per adozione? Ho i miei dubbi. Tutto quello che c'era da sapere sulla famiglia mi è stato raccontato da loro. Come la storia di un' antenata che lasciò il paese per andare in sposa lontano, ed il fratello che l'accompagnava fece fermare la carrozza in cima alle colline e disse: "guarda perché non lo vedrai mai più...". Mi hanno trasmesso non solo notizie ma anche il senso civico, l'onestà, la dignità. Mi hanno sempre capita perché mi amavano. Grazie vecchi gentiluomini.
Fonte immagine: http://www.ritrattidarte.com/
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