Poi c'erano quattro figlie. La più grande fu mandata in città a lavorare. Arrivata nel nuovo ambiente gestì la sua vita fra sbagli e delusioni, facendo un percorso "non pulito". Insomma deviò. Fu un grande dolore. La loro era una famiglia povera ma fiera ed onesta. Di lei non si parlò più ed io ne ignoravo perfino l'esistenza. Ricomparve quando il vecchio padre, ormai prossimo alla morte, volle rivederla e perdonarla. Il volto portava i segni della vita vissuta, capelli tinti di un biondo "trash". Con lo sguardo sfidava questo piccolo mondo che l'aveva cacciata ed emarginata. Tornò a vivere in paese, portando con sé i figli (tutti di padri diversi). Trovò un lavoro come cuoca che praticò con competenza e precisione. I suoi lineamenti rimasero sempre duri, come dura doveva essere stata la sua vita...
Le sorelle di mezzo mi erano le più vicine e care. Una viveva (sin da bambina) con i miei nonni. Era veramente intelligente e si era molto raffinata. Aveva una bella voce e cantava spesso con la mia mamma. Mi insegnò a ballare... il valzer. Lei, che non aveva mai partecipato ad una festa se non per guardarla dal suo posto di servizio, aveva imparato, bene e di nascosto - credo - i balli tipo tango e valzer! "Un due tre, mai di lato, avanti ed indietro..." erano le sue lezioni di valzer. Sopravvisse pochi anni alla morte dei nonni. Continuai sempre a vederla. Mi piacevano i pomeriggi trascorsi con lei. Mi voleva bene ed anche lei ha saputo leggere nel mio cuore... L'altra sorella visse con noi venti anni. Faceva così parte della mia famiglia che - da bambina - pensavo che avesse il nostro cognome! Ancora oggi quando la vedo, malgrado il suo carattere spigoloso, mi emoziono!
Le sorelle di mezzo mi erano le più vicine e care. Una viveva (sin da bambina) con i miei nonni. Era veramente intelligente e si era molto raffinata. Aveva una bella voce e cantava spesso con la mia mamma. Mi insegnò a ballare... il valzer. Lei, che non aveva mai partecipato ad una festa se non per guardarla dal suo posto di servizio, aveva imparato, bene e di nascosto - credo - i balli tipo tango e valzer! "Un due tre, mai di lato, avanti ed indietro..." erano le sue lezioni di valzer. Sopravvisse pochi anni alla morte dei nonni. Continuai sempre a vederla. Mi piacevano i pomeriggi trascorsi con lei. Mi voleva bene ed anche lei ha saputo leggere nel mio cuore... L'altra sorella visse con noi venti anni. Faceva così parte della mia famiglia che - da bambina - pensavo che avesse il nostro cognome! Ancora oggi quando la vedo, malgrado il suo carattere spigoloso, mi emoziono!
( continua)
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