Ecco la ninna nanna che mi cantava con voce dolcissima:
"Lungo i pascoli del ciel, cavallino va, tutto d'oro è il suo mantel nell'oscurità. Vecchia luna di lassù mostragli il cammin, stelle d'oro fate il coro, buonanotte a te..."
La poesia che più amava: Signorina Felicita di Guido Gozzano. La recitavo per Lei tutta intera, ne era rapita. Attenta ad ogni passaggio della narrazione. Si sentiva coinvolta da questa timida storia di amore non andata a buon fine, tra un avvocato inquieto ed una quieta giovane di provincia."Lungo i pascoli del ciel, cavallino va, tutto d'oro è il suo mantel nell'oscurità. Vecchia luna di lassù mostragli il cammin, stelle d'oro fate il coro, buonanotte a te..."
Il repertorio delle canzoni era estesissimo, andava dagli anni '20 ad oggi. Però si emozionava molto quando ascoltava: "C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones..."
Il fiore che più amava: il narciso, primo a fiorire dopo i rigori invernali.
La città più apprezzata e visitata: Firenze.
Il colore preferito: il bianco. Anche per questo amava e gioiva davanti ad un paesaggio innevato.
La frase che più la rendeva pensosa: "Dio considerate che noi non comprendiamo noi stessi, che non sappiamo ciò che vogliamo e che infinitamente ci allontaniamo da ciò che desideriamo".
L'unica autorità che veramente riconosceva tale: il Papa.
Il fiore che più amava: il narciso, primo a fiorire dopo i rigori invernali.
La città più apprezzata e visitata: Firenze.
Il colore preferito: il bianco. Anche per questo amava e gioiva davanti ad un paesaggio innevato.
La frase che più la rendeva pensosa: "Dio considerate che noi non comprendiamo noi stessi, che non sappiamo ciò che vogliamo e che infinitamente ci allontaniamo da ciò che desideriamo".
L'unica autorità che veramente riconosceva tale: il Papa.
Fonte immagine: http://dilwica.ilcannocchiale.it/
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