Il rito era sempre quello. Dopo una lunga nuotata in mare, il contatto diretto con la sabbia caldissima. Si "tuffava" con le braccia aperte, così che anche la faccia (financo gli occhi) si coprivano dei granelli di sabbia. Il bisogno di sole e di caldo era pressante dopo un anno trascorso per lavoro nel freddo Nord Europa. Indubbiamente era un "personaggio". Un bell'uomo in generale con un bel viso in particolare. Gli occhi color nocciola erano particolarmente intuitivi. Capace di mettere a proprio agio la persona più modesta e di mettere a disagio l'individuo più snob! Era un esercizio che faceva frequentemente, perché in fondo l'essere snob era solo di sua pertinenza. Si sposò molto giovane e con altrettanta velocità si separò. Non esultò mai di questa situazione, perché per lui il matrimonio era una cosa seria e vera. Ma a vent'anni... lui... "l'erede", lui... "il figlio maschio", lui che sprigionava la sua vitalità fisica ed in pari misura intellettiva, vide la giovane bella, anzi bellissima, e la sposò. Fu un disastro: due mentalità diverse, anzi due schemi mentali differenti e che andavano a velocità diverse. Il suo lavoro lo portò sempre più lontano. Ma quando tornava si riappropriava del territorio, dei sentimenti, della luce, del sole, del rituale che scandiva le abitudini delle nostre famiglie. Si sottometteva umilmente alle sue radici, perché lui si sentiva il terminale di un albero genealogico che lo vedeva molto vicino a mia madre. Tutti lo volevamo bene. Ma la presenza più discreta e costante nella sua vita fu quella della sua mamma.
(continua)
Fonte immagine: http://www.dreamsworld.it/
Anche questo è un ritratto molto ben scritto e interessante! Complimenti
RispondiEliminaG
Grazie per il Suo commento. La persona di cui parlo era veramente così!
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