Sopra: Lago di Starnberg, Baviera. Sotto: Fiume francese Garonna |
Ho trascorso tre lunghi inverni nella terra di Germania. Anzi nella terra di Baviera. I bavaresi, con una punta di orgoglio mai sopito, dicono che la Baviera era nazione molto tempo prima della Germania e quelli sono solo... prussiani!
Mi piaceva conoscere queste disquisizioni... la storia mitteleuropea si affacciava nei miei ricordi, ma ancor più - stranamente - nei paesaggi.
I boschi, i castelli, i laghi. Wittelsbach, Hofburg, Berg, Starnberg, Ludwig. Tutte cose e persone care alla gente del luogo, ma nello stesso tempo futuro, futuro futuro. Incredibile! Il passato è gloria, orgoglio della loro storia. Ma il futuro è impegno, sfida e forse anche dominio! È stata un'esperienza bellissima. Io pensavo che, ad una certa età (la terza più precisamente), il bagaglio di esperienze personali fosse già codificato. Invece scopro in me una parte giovane che si meraviglia, che apprende, che migliora, che conosce!
Ora mi trovo in terra di Francia. Nel sud-ovest. Nella terra dove nacque la lingua d'oc, nella terra occitana. Dove gli antichi trovatori musicavano e poetavano in un medioevo intenso, fatto di "cavalieri, armi ed eroi" per dirla con Ariosto. Accanto c'è la "fantasiosa" Guascogna (odierna Aquitania) dove Dumas fece nascere d'Artagnan il moschettiere. L'occitano vive ancora tra questa gente. Il nome delle vie è indicato in doppia lingua. Tutto cerca di essere conservato: profumi, odori, ricette e... le violette, che coltivano su interi campi della Provenza.
Ovviamente la France est toujours la France! Modi gentili, una lingua bellissima, un minuetto di "s'il vous plaît" e "merci". L'amore in tutte le sue sfumature, Prevert oppure la Piaf, che con voce struggente e sensuale canta "Quand il me prend dans ses bras, il me parle tout bas, je vois la vie en rose...". Ma sarebbe riduttivo dire solamente ciò.
1789.
Che contrasti! Furia, violenza e ghigliottina. Idee che marciano, che s'impossessano delle generazioni future sino a noi. Nel bene e nel male siamo tutti figli del 1789. Gli scrittori maledetti... e poi Sartre con il suo mal di vivere ed il suo quasi nichilismo. Sagan. Simone de Beauvoir. Ora invece si parla solo di spread. Le idee sembrano essersi fermate in quel mondo salottiero, sia che fosse un bistrot o una piazza.
Eppure debbo ammettere che in nessun paese mi sono trovata così bene e a mio agio come in Francia.
Bonjour France! E... merci, s'il vous plaît.
Fonte immagini:
Lago di Starnberg (sopra): http://nata-v.blogspot.com/
Fiume Garnonna (sotto): http://slideplayer.fr/